LudicARS - Associazione ludico-culturale di Reggio Emilia - D&D, Vampiri, Maghi, Mondo di Tenebra, Richiamo di Cthulhu, GdR,

I Nostri Avventurieri, Background e Descrizione Pg

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clau123dio
view post Posted on 20/1/2017, 14:14




Salve a tutti! Qui sono postate le descrizioni dei Pg
 
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view post Posted on 29/1/2017, 16:14

Nerdino

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Alth Falath nasconde un passato oscuro: fu abituato dal padre alle ruberie, per il gusto di sfidare l'altro ad accorgersi del furto. Da piccolo si divertiva, lo credeva un gioco e non un vera e propria violazione della proprietà altrui, crescendo comprese la gravità della sua azione, per quanto fosse davvero abile nel suo "mestiere". Ne parlò coi suoi amici animaletti del sottobosco come scoiattoli, leprotti, tassi e volpi per render piú buone le sue azioni, decise di adoperar la sua abilità esclusivamente per estrema necessità, e non per mestiere, lasciando una ghianda di "scuse" alla povera vittima.
Tale gesto di "onore ladresco" lo portò ad inimicarsi il padre, disconoscendolo come figlio e non rivolgendogli piu la parola. Alth Falath si ritrova a viver da solo, procurandosi da solo il necessario per vivere, distribuendo il caos nei villaggi in cui passeggia per rallegrar gli animi altrui.

Attached Image: 20170129_161159

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ilBruno
view post Posted on 30/1/2017, 12:21




Andrea

Eberk Dankil 340anni 1,20m 250kg



"dove c'è guerra e birra il nano è di famiglia"


Eberk Dankil nasce in un'oasi tra le sabbie del deserto di Grom Nadarunn.
figlio di Artin Ryunkerk fanciulla dello scudo protettrice dell'oasi e di Einkil Dankil ascia di marmo primo del suo nome.
non molto perpiscace e terribilmente distratto viene allontanato dalle botteghe artigiane e finisce a combattere nell'esercito regolare.
intraprende varie battaglie campali contro gli acerrimi nemici dei nani,in una di queste conosce anche torch,la passione per le armi,la birra e la guerra li unisce tutt'oggi.proprio qualche mese dopo la sua conoscenza il reparto di Eberk viene inviato in un'altra delle terribili guerre contro i draghi che tramano l'oro e l'acqua degli insediamenti nanici.l'esercito di sabbia carica,centinaia di nani che tengono alti gli scudi e infliggono i primi duri colpi al grosso rettile,poi mentre gli strateghi fanno suonare ai bardi di guerra i corni per ripiegare in seconda fila lui ingenuamente parte all'assalto.
sono pochi comandi da imparare tra le fila naniche ma per Eberk anche il muro di scudi rimane un rebus.così il distratto nano e il drago si trovano sotto i possenti fulmini dei sarcedoti di Moradin.
nella tempesta di sabbia tra le folgori una saetta più potente delle altre sventra in due la bestia...
in quel fulmine però il giovane Dankil non vede il sorriso di Moradin,bensì il pugno deciso di Heironeous.una folgorazione o meglio un'illuminazione.... e se Moradin non fosse altro che una manifestazione di Heironeous?non verrà ascoltato e sarà cacciato dalla città in malo modo(si sente un esiliato politico).vagherà lodando le imprese del dio fin fuori dalle sabbie,incontrando in una città dell'est dei chierici che lo inizieranno al culto.
Eberk ora cerca una degna battaglia che gli permetta di farsi considerare dal suo dio.gli astri gli hanno predetto di cercare le sue ancelle nella guerra,le valchirie del dio.
Dankil soffre di personalità multiple,dopo il fulmine sente delle voci che gli parlano.lui si sente legione...
oltretutto odia,come la maggior parte dei nani:goblin,orchi,giganti,elfi,drow,i nani oscuri,e molti umani,tutto cio che si muove in acqua e per aria,i vigliacchi,gli incapaci,i superbi,i diplomati tutto chiacchiere,i regnanti che non sanno difendere il loro impero con un arma,i nobili che restano sempre in seconda linea, ma soprattutto lucertoloidi,rettili,serpenti in primis e draghi.
la cicatrice che gli attraversa la guancia lo rende stranamente più autorevole e affascinante.
stratega e guerriero serve il suo dio con durezza e nella fermezza della guerra.
lui non è buono è duro,non ammazza purifica.

"se ti sto parlando è non ti ho ancora accettato,è perchè son gentile e ti ho già sotterrato"


 
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view post Posted on 9/3/2017, 12:54
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Nerdone

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Un armadio pieno di vestiti e cattive intenzioni

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LA VITA CON LA SUA FAMIGLIA

Vorta era solo il figlio comune di una famiglia comune, semplici mercanti che vendevano libri lungo le strade, percorrendole con la propria carrozza riempita solo dell’essenziale per vivere.
La sua famiglia era composta da Jhona Nefix, il padre, che ha insegnato a Vorta ogni cosa su come trattare i libri e come sopravvivere al duro mondo selvaggio in cui viaggiavano, i nonni di Vorta, e Illiana Felis, la tipica buona madre che vuole bene a suo figlio.
Vivevano tranquilli come nomadi, non avevano dimora fissa e gli andava bene così, i libri da loro venduti erano delle storie scritte dal padre, era un grande scrittore, e questo bastava a procurargli i soldi necessari a sopravvivere decentemente.

L’INCIDENTE

Un giorno, stavano tranquillamente viaggiando per le terre selvagge per raggiungere più in fretta una città, l’ultimo dei loro errori.
A pochi chilometri di distanza dalla città, vennero assaltati da dei briganti, i quali uccisero il padre davanti ai suoi occhi mentre tentava inutilmente di fargli guadagnare il tempo necessario a fuggire; sua madre, invece, venne uccisa mentre tentava di nasconderlo nella rientranza di un albero, trafitta da una grossa lama che la tagliò lungo tutto il ventre, ferendo Vorta all’occhio, senza però accecarlo; il corpo di sua madre lo coprì abbastanza da non farlo trovare, ma non lasciò un bel ricordo al ragazzino, il quale non riusciva nemmeno a muoversi o a lamentarsi per il suo occhio.
Dopo che i briganti se ne andarono, Vorta, anche se con il cuore pesante come una pietra, seppellì i suoi defunti genitori senza nemmeno riuscire a versare una lacrima, il trauma è stato enorme: l’unica cosa che trovò nei resti della carovana fu l’anello di famiglia, caratterizzato dal loto con al centro un occhio che vi era disegnato sopra, tutto il resto era stato rubato o bruciato dal bel fuocherello che si sono lasciati addietro quei criminali.

IL DIAVOLO

Vorta ha tentato inutilmente di raggiungere la città a piedi, i pericoli della foresta erano troppi per un bambino di 10 anni traumatizzato come lo era lui. Si rintanò in una baracca abbandonata che trovò lungo il suo cammino, e non ne volle più uscire, deciso a raggiungere i suoi adorati genitori. In quel momento però, apparve un grosso Diavolo della Fossa da un cerchio evidentemente magico che spuntò dal nulla sul pavimento, il quale lo guardò divertito, un bello spettacolo la sua situazione per uno che veniva dall’abisso.
Il diavolo giocò con lui, chiedendogli con falsa gentilezza cosa era successo, quando Vorta glielo disse, questo si mise a ridere di gusto e gli propose una soluzione, lui gli avrebbe dato i poteri per evitare che una cosa del genere accadesse di nuovo al costo di….nulla! Allora, fatto ciò, se ne andò, lasciando impresso sul suo volto dei simboli che indicavano, probabilmente, che il diavolo gli aveva concesso un desiderio, e nella sua mente rimase automaticamente impresso il nome di quest’ultimo, Belefrosilian, il quale è probabilmente un nome falso, altrimenti a questo punto avrebbe un Diavolo della Fossa come servitore.

IL MAGO

Dopo l’accaduto, quel diavolo lo fece riapparire nella città dentro un vicolo buio, era notte, e lui non poté fare altro che tentare di riposare in quel posto, non sapeva ancora cosa avesse fatto quel diavolo. Il giorno seguente esplorò la città tentando di elemosinare qualcosa dai passanti, per sua fortuna era bravo a fare gli “occhioni dolci”, dunque almeno della frutta riusciva a mangiarla, per l’acqua, beh, le fontane erano li, perché lasciarle da sole? Gli ci volle poco per ammalarsi, quel poco che mangiava e la scarsa qualità dell’acqua, poiché non poteva prenderla dai pozzi, gli fecero prendere un febbrone da cavallo, allora, nella speranza di trovare qualcuno che lo aiutasse, girò di casa in casa, fino a giungere alla casa di un mago, il quale lo prese subito con se senza chiedere niente. Sotto le sue cure gli ci volle poco per guarire; quando riuscì di nuovo a camminare chiese al mago se questo lo voleva tenere con se, e questo accettò, il che rese il piccolo Vorta molto felice, aveva di nuovo una famiglia. Con il passare del tempo divenne suo assistente, nonché aiutante nella biblioteca di sua proprietà, e presto seppe anche cosa gli fece il diavolo, gli diede dei poteri provenienti dall’abisso stesso, poteri che normalmente lo farebbero impiccare o scacciare dalla città in 5 secondi netti, ma il mago era la sua nuova famiglia, e non si azzardò nemmeno a pensare di denunciarlo alle autorità; rimase dunque il loro segreto. Il nome del mago era Danazas Fletcher, ed era l’unico a sapere cosa fosse Vorta.

LA PARTENZA

Dopo aver ringraziato Danazas per tutto ciò che ha fatto per lui, Vorta ha deciso di partire, nemmeno lui sa perché o dove andrà, sa però che doveva partire, quasi come se fosse nel suo sangue, forse una parte dei suoi genitori si era risvegliata in lui, o forse non voleva mettere in pericolo Danazas, vista la sua natura. Il suo nuovo padre non ebbe nulla in contrario, sapeva che doveva farlo se era il suo cuore a dirglielo, dunque lo abbracciò e gli augurò buona fortuna, perché il suo viaggio non sarebbe stato breve o privo di pericoli.

NOMI IMPORTANTI

Jhona Nefix, padre; stato attuale: deceduto
Illiana Felis, madre; stato attuale: deceduta
Belefrosilian, il Diavolo della Fossa; stato attuale: all’inferno dove dovrebbe stare, probabilmente
Danazas Fletcher, padre adottivo; stato attuale: vivo

WarlockPWYLL
Vorta Nefix
1,80 m - 70 Kg

 
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